Mario Vorraro
Nella prima metà del Settecento viene affermandosi un tipo di mandolino nuovo, detto “napoletano” in quanto Napoli è il luogo di origine dei suoi innovatori: si tratta delle famiglie di liutai Vinaccia e Fabbricatore. La differenza dal mandolino seicentesco è molto evidente e ci riporta a delle peculiarità tipiche della chitarra battente, strumento molto diffuso nell’Italia del sud: la casssa è più profonda e composta da doghe scavate, la paletta (che sostitusce il cavigliere) è munita di pioli posti posteriormente, il manico è munito di tastiera con barrette d’avorio (che sostituiscono i legacci), il piano armonico presenta un foro di risonanza privo della classica “rosetta” (generalmente di pergamena a forma di imbuto) con un battipenna ed una piegatura verso il basso, tra la rosetta e il bordo inferiore, su cui è appoggiato un ponticello mobile che accoglie 8 corde metalliche ( ma anche di budello ) – ancorate a dei piccoli bottoni infissi sulla fascia all’altezza dello zocchetto inferiore – in quattro ordini con la stessa accordatura del violino: Sol3, Re3, La3, Mi4.
Ma è solo dalla prima metà dell’Ottocento che, con un leggero ingrandimento della cassa, le corde definitivamente in metallo, la tastiera prolungata fino al foro di risonanza (con circa 17 tasti), l’utilizzo di meccaniche per una più precisa intonazione, si avvierà un rinnovamento dello strumento che si protrarrà e concluderà agli inizi del Novecento con le definitive intuizioni di Luigi Embergher e Raffaele Carace, i quali modificarono radicalmente la forma, l’incatenatura e la tastiera, prolungandola oltre il foro di risonanza (con oltre 22 tasti).
Il modello da me riprodotto è una libera interpretazione, perfettamente in scala, dell’esemplare del 1753 di Giovanni Vinaccia, analizzato da K. Coates nel volume “Geometry, Proportion and the Art of Lutherie” (Oxford, 1985).
Scheda tecnica:
Mandolino Napoletano (ispirato ad un modello G. Vinaccia del 1752)
Tempo di realizzazione: 3 mesi circa
Peso: 350 gr.
Lunghezza: mm 580
Legni usati: Abete (piano armonico), Acero (cassa), Ebano (tastiera)
Pitturazione: antica (opaca)
N° doghe: 7/9
Diapason: 320 mm
N° tasti: 13
Corde : 1^E:0.44mm – 2^A:0.66mm – 3^D:1.01mm – 4^G:1.02mm – (budello o nylon)
Accordatura , Estensione (Tuning , Sound Range):
Modello con battipenna in ebano
Modello con battipenna in acero
Alcune fasi della costruzione…
1^ VIDEO
Mario Vorraro in questo video mostra la versatilità del mandolino napoletano, della chitarra barocca e della chitarra battente (A. Corelli, Follia, tema e due variazioni).
2^ VIDEO
Mario Vorraro e il mandolino napoletano…un breve video